Un’esperienza da favola al Castello di Roccascalegna

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Roccascalegna, un borgo incantevole nell’entroterra abruzzese, ti strega con la sua magnifica fortezza costruita su uno sperone roccioso. 
Con i suoi circa 1200 abitanti, sembra essere nato dall’avamposto longobardo nel XII secolo per controllare la Valle del Rio Secco. Ma il nome della città è ancora un mistero da risolvere. Alcuni dicono che derivi da “Rocca con la scala di legno”, mentre per altri, “scalegna” indicava l’impervio scoglio su cui era costruita la fortezza. Tuttavia, è stato durante la dominazione normanna che la torre originale è stata ampliata e trasformata in una fortezza che ha subito diverse ristrutturazioni. Il castello è circondato da case in pietra e antichi edifici che creano un’affascinante atmosfera medievale. Roccascalegna è una destinazione perfetta per un’escursione tra storia e natura, dove puoi goderti panorami mozzafiato e la quiete rilassante di questo borgo abruzzese.

Cosa vedere a Roccascalegna!

Il borgo antico di Roccascalegna si erge ai piedi della rocciosa torre che ospita il Castello. Perdersi tra le stradine del paese significa godere di panorami mozzafiato e di affascinanti chiesette.

Il castello di Roccascalegna

Ma la vera gemma di questo luogo è il Castello di Roccascalegna. Nato inizialmente come torre d’avvistamento, nel corso degli anni si è ingrandito a diventare una maestosa fortezza che domina la valle del Riosecco. Danneggiato e ricostruito più volte, oggi ci regala la vista di un imponente rifacimento, grazie ai lavori di restauro del Comune ad opera di abili artigiani.
L’interno delle mura offre la possibilità di visitare diverse stanze, tra cui la famigerata “Torre del carcere” e la “Torre del forno”, connessa alla cappella di San Rosario. Lungo il percorso troverete una stanza con armi d’epoca, una dedicata agli strumenti di tortura e una sezione che raccoglie foto e leggende locali. Svariati spazi del castello ospitano, inoltre, mostre ed eventi temporanei.

Oltre alla storia, il Castello offre una vista panoramica mozzafiato sul territorio circostante, che lascerà senza fiato i suoi visitatori.
E poi c’è la leggenda sul Castello, di cui non si può non parlare. Cosa accadde davvero la notte in cui un misterioso cavallo bianco si presentò alla dimora del signorotto locale? Scopritelo voi stessi visitando il Castello di Roccascalegna.

Una leggenda antica racconta le vicende del Castello di Roccascalegna. Nel 1646, il Barone Corvo De Corvis ristabilì la pratica del “Jus Primae Noctis”, obbligando le spose novelle a passare la prima notte di nozze con lui, senza alcuna possibilità di opporsi. Tuttavia, un marito innamorato che si travestì da sposa, armato di coltello, riuscì a ucciderlo, gettandolo giù dalla rupe. La leggenda sostiene che, durante la caduta, l’ultimo barone De Corvis abbia lasciato la sua impronta di sangue sulla torre d’ingresso del castello e che, pur lavando la macchia, essa sia rimasta indelebile nel tempo. I residenti della città sostengono che tale impronta sia ancora oggi visibile. 

Il Castello, rimasto abbandonato per circa tre secoli, è stato saccheggiato e devastato dalle intemperie finché, l’ultima famiglia feudataria, nel 1985 decise di donarlo al comune di Roccascalegna. Da allora, sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione che hanno riportato l’antico Castello di Roccascalegna al suo originario splendore. 

Chiesa di San Pietro

Nelle vicinanze, si trova la Chiesa di San Pietro, luogo di culto storico, che arricchisce il paesaggio con la sua maestosa bellezza, considerata la più antica della città. Costruita nella prima metà del XVI secolo, presenta un maestoso campanile a torre risalente al 1805, simbolo del glorioso passato medievale. Al suo interno, la chiesa si mostra in stile barocco con tre navate e altari che risalgono al Settecento, infondendo una sensazione di meraviglia e sacralità.

La chiesa di San Pancrazio

La Chiesa di San Pancrazio, costruita nell’XI secolo, riveste un ruolo fondamentale nella provincia di Chieti. Oltre all’edificio sacro, comprende un monastero e un chiostro che parlano ancora oggi della grandezza del passato. Grazie alla facciata rettangolare in pietra, risalente al XVI secolo, l’esterno della chiesa è di una bellezza unica. Al suo interno, si ammira il soffitto a capriate in legno e le due spaziose navate senza abside. Accanto all’abbazia, il cimitero del paese accoglie i corpi degli abitanti del borgo fin dall’Ottocento.

Chiesa dei santi Cosma e Damiano

Infine, la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano è un’altra perla del patrimonio artistico-architettonico di Roccascalegna. Questo edificio di culto risalente al XVIII secolo, presenta una facciata semplice, ma al contempo elegante, grazie all’uso della pietra locale. L’interno, invece, è caratterizzato da decorazioni in stile barocco e una navata singola. La chiesa è un simbolo di fede e spiritualità che ogni anno richiama numerosi fedeli e turisti da tutto il mondo. La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, costruita nel Cinquecento, per gli abitanti del borgo al di fuori delle mura, rivela esternamente una facciata modesta, ma internamente offre tre navate ornate di decorazioni barocche. Le volte di copertura dipinte ad affresco completano lo spettacolo colorato e sontuoso dell’edificio. 

Curiosità

Intrigante curiosità circonda la fortezza di Roccascagegna: negli ultimi anni, la CNN ha dedicato un reportage alla sua bellezza, esaltandone la possibilità di affittarla per matrimoni, mentre il regista Matteo Garrone vi ha ambientato parte del suo film, “Il racconto dei racconti”, con Vincent Cassel e Salma Hayek. Recentemente, la fortificazione medievale ha anche ospitato le riprese di alcune scene della serie tv Rai, “Il nome della rosa”.

Come raggiungere Roccascalegna

L’auto risulta essere il modo migliore per raggiungere Roccascalegna: chi arriva da Pescara può prendere l’A14 fino all’uscita Val di Sangro, imboccando poi la SS652 in direzione Roccascalegna. Mentre chi si avvicina da Sulmona può scegliere l’A25 fino all’uscita Manoppello e proseguire sulla SS81 verso Roccascalegna.

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