Incastonato su uno sperone roccioso, nel cuore della Valle Roveto, sorge il Castello Piccolomini di Balsorano, edificato dal duca Antonio Todeschini Piccolonomi nel 1460 su una fortificazione precedente, domina dall’alto l’antico borgo.
Il Castello di Balsorano, uno dei più famosi del Cinema Italiano
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Cenni storici
L’antico abitato, nelle sue architetture e nei suoi monumenti, porta i segni del disastroso terremoto del 1915 che distrusse il centro storico. All’ingresso di Balsorano Vecchio, in Piazza San Martino, c’è l’omonima Fontana del 1600 con di fronte quel che resta di Porta San Martino, l’unica testimonianza delle quattro porte di accesso al paese. Ha una pianta pentagonale irregolare, con una torre cilindrica ad ogni angolo, una corte interna e una cinta muraria come protezione. Dal 1850 il castello cambia vari proprietari: Carlo Lefebvre, don Pedro Alvarez del Toledo e la famiglia Fiastri-Zannelli.
Visita al Castello di Balsorano
Percorriamo un tratto del castello per catapultarci direttamente nella sala delle torture, dove i prigionieri venivano incatenati e torturati. In una delle stanze troviamo addirittura il trabocchetto, una semplice botola che si apriva nella stanza sottostante in cui ad accoglierli c’erano numerose lance . Questo era un passaggio segreto che portava direttamente sulla sala dei ricevimenti.
Qui ci troviamo nella sala delle armi… una volta erano custodite le armi dei soldati e fu proprio qui che passò il noto poeta Gabriele d’Annunzio.
Gabriele d’Annunzio era un caro amico della Marchese Flavia Lefebvre, nipote del famoso imprenditore Italo-francese Carlo Lefebvre, che aveva acquistato il castello nel 1850.
Di Flavia si racconta che fosse una donna di straordinaria bellezza, tanto da essere ispiratrice del poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio.
Leggenda vuole che il sommo poeta sfrecciasse con una delle prime auto all’interno del borgo di Balsorano Vecchio per far visita alla carissima Flavia… alla visione di ciò, la popolazione sfuggì chiudendosi in casa esclamando è arrivato il “Diavolo” con la carrozza senza cavalli….
Completiamo la nostra visita nella sala dei cavalieri, proprio qui troveremo il passaggio segreto che ci porterà direttamente alla sala delle torture.
Grazie alla sua bellezza e alla vicinanza con gli studi di Cinecittà è diventata la location preferita del cinema italiano della seconda metà del ‘900.
Sono stati ambientate al suo interno circa 30 pellicole, di ogni genere, dai b-movie a film della commedia italiana con attori di spicco come “Il comune senso del pudore”, diretto ed interpretato da Alberto Sordi, o “Bollenti Spiriti” con Johnny Dorelli e Gloria Guida.
Girò qui un film, “La cripta e l’incubo”, diretto da Camillo Mastrocinque, anche il famoso attore britannico Christopher Lee, il celebre Saruman del signore degli anelli.
Non solo, il debutto a luci rosse di Moana Pozzi è avvenuta tra queste mura, in Erotic Flash nel 1981.
Recentemente tra le sue mura sono stati girati “Il Pataffio”, con Giorgio Tirabassi e Alessandro Gassman, e il film, in uscita nel marzo 2023, della coppia di youtuber “il viaggio leggendario”.
Come arrivare al Castello di Balsorano
Dal Nord: prendi l’autostrada A14 in direzione Ancona e esci al casello di Giulianova/Mosciano Sant’Angelo. Qui, immettiti sull’autostrada A24 in direzione L’Aquila e continua sulla A25 in direzione Pescara. Al casello di Avezzano, prendi l’uscita e segui le indicazioni per Sora, quindi per Balsorano.
Da Sud: prendi l’autostrada del Sole A1 Napoli – Roma fino al casello di Cassino.
Cosa vedere nelle vicinanze
Poco distante dal castello sorge una delle grotte più affascinati d’Abruzzo, il Santuario Rupestre Sant’Angelo di Balsorano.
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